La mia nonna pugliese, di buona tradizione
contadina, aveva una strana abitudine a Capodanno, buttava dalla finestra le
cose vecchie, per esempio vecchie zuppiere sbeccate, oggetti invecchiati da
eliminare, cose che non potevano reggere l’arrivo del prorompente anno nuovo.
Per quanto riguarda noi, anche se siamo
attempati e abbiamo sulle spalle tante e importanti esperienze, non possiamo e
non vogliamo rottamarci, ci mancherebbe… però sarebbe bello e interessante
affrontare l’anno eliminando qualcosa.
Qualcosa del nostro vecchio e ormai superato
pensiero, vecchie abitudini ormai obsolete e che ci creano problemi sia di
salute sia di identità. Qualcosa che abbiamo ereditato dai nostri genitori,
pensieri, tradizioni, consuetudini ma che non sono più consone con noi stessi e
con la nostra crescita.
Facciamolo come gesto di libertà, di rispetto
per noi stessi e per la nostra personale crescita da tutti i punti di vista.
Come possiamo accostarci ai giovani se non sappiamo rinnovare il nostro
pensiero e le nostre azioni?
Mi ricordo quando frequentavo il Corso di
Naturopata, faceva lezione una brava psicologa che si occupava di fornirci
alcune metodologie per affrontare il pubblico e come aiutarlo al meglio. Un giorno
uscì con questa affermazione: “ I giovani adolescenti, così pieni di energia e
di contraddizioni, rappresentano la parte sana della nostra società, perché
sono loro che danno la spinta al cambiamento. Ascoltiamoli invece di
demonizzarli.”
Noi tendiamo invece a parlare di questi
sedicenni pazzoidi con una specie di rifiuto e di giudizio negativo. Ma ogni
momento di progresso e di cambiamento è passato da una forte critica dalla
maggioranza benpensante. Diamo invece ascolto a questi giovani, anche se non si
esprimono al meglio, anche se a volta ci colpiscono con i loro atteggiamenti
provocatori. Loro possono darci una mano a lasciare andare definitivamente il
vecchio per sentirci più leggeri e per fare in modo che questo 2014 non arrivi
inutilmente.
Basta anche solo qualche piccola abitudine,
basta modificare qualche programma giornaliero prestabilito… Ricordiamoci che
il cervello ha bisogno di rinnovarsi per non invecchiare e quindi vive proprio
di questi momenti fuori dal solito tran tran. Iniziamo con un gesto, una
parola, un’espressione che ci porti a pensare: “Quest’anno sarà un anno
diverso…” Buon anno grandioso a tutti.