venerdì 17 gennaio 2014

Ed ecco che un nuovo anno inizia…




La mia nonna pugliese, di buona tradizione contadina, aveva una strana abitudine a Capodanno, buttava dalla finestra le cose vecchie, per esempio vecchie zuppiere sbeccate, oggetti invecchiati da eliminare, cose che non potevano reggere l’arrivo del prorompente anno nuovo.
Per quanto riguarda noi, anche se siamo attempati e abbiamo sulle spalle tante e importanti esperienze, non possiamo e non vogliamo rottamarci, ci mancherebbe… però sarebbe bello e interessante affrontare l’anno eliminando qualcosa.
Qualcosa del nostro vecchio e ormai superato pensiero, vecchie abitudini ormai obsolete e che ci creano problemi sia di salute sia di identità. Qualcosa che abbiamo ereditato dai nostri genitori, pensieri, tradizioni, consuetudini ma che non sono più consone con noi stessi e con la nostra crescita.
Facciamolo come gesto di libertà, di rispetto per noi stessi e per la nostra personale crescita da tutti i punti di vista. Come possiamo accostarci ai giovani se non sappiamo rinnovare il nostro pensiero e le nostre azioni?
Mi ricordo quando frequentavo il Corso di Naturopata, faceva lezione una brava psicologa che si occupava di fornirci alcune metodologie per affrontare il pubblico e come aiutarlo al meglio. Un giorno uscì con questa affermazione: “ I giovani adolescenti, così pieni di energia e di contraddizioni, rappresentano la parte sana della nostra società, perché sono loro che danno la spinta al cambiamento. Ascoltiamoli invece di demonizzarli.”
Noi tendiamo invece a parlare di questi sedicenni pazzoidi con una specie di rifiuto e di giudizio negativo. Ma ogni momento di progresso e di cambiamento è passato da una forte critica dalla maggioranza benpensante. Diamo invece ascolto a questi giovani, anche se non si esprimono al meglio, anche se a volta ci colpiscono con i loro atteggiamenti provocatori. Loro possono darci una mano a lasciare andare definitivamente il vecchio per sentirci più leggeri e per fare in modo che questo 2014 non arrivi inutilmente.

Basta anche solo qualche piccola abitudine, basta modificare qualche programma giornaliero prestabilito… Ricordiamoci che il cervello ha bisogno di rinnovarsi per non invecchiare e quindi vive proprio di questi momenti fuori dal solito tran tran. Iniziamo con un gesto, una parola, un’espressione che ci porti a pensare: “Quest’anno sarà un anno diverso…” Buon anno grandioso a tutti.