Qualche mese, fa ho scritto un articolo che
parlava del cervello e delle sue capacità di mantenersi sempre vivace e
giovane, e di come questo dipenda dal lavoro e dall’impegno che impieghiamo
quotidianamente.
Riprendo questo tema perché ho ricevuto, con
molto piacere, la lettera di una signora di novantadue anni che si è sentita di
raccontarmi la sua giornata e la sua vita e di come si mantiene attiva.
Cito dalla lettera: “ Io ho compiuto 92 anni il
7 dicembre, mi muovo col girello nell’ambito della Casa di Riposo che mi ospita
e non ne esco. Però cerco di non appiattirmi dal punto di vista intellettivo.
Ho una bibliotechina di circa 500 libri: un assortimento messo insieme con
pazienza e sacrifico. (…) Ricordo perfettamente brani di poesia studiati
decenni or sono: le ripeto mentalmente mentre passeggio lungo il corridoio o
alla sera in attesa del sonno. (…) Rileggo la storia di Milano e mi sono care
molte figure del nostro Risorgimento. (…) Per l’attualità mi servo dei
quotidiani, ma ho piacere di essere informata dagli amici che vengono a
trovarmi. Non mi dispiace un po’ di enigmistica che trovo utile. Ogni giorno
una pagina del Vangelo. (…) Non ho la TV per scelta e ascolto la radio. Lontana
da me la presunzione di insegnare, ho voluto solo mostrare come, con un po’ di
buona volontà, anche i vecchi possono animare le proprie giornate.”
Ringrazio la signora Rosa per queste parole di
speranza e di fiducia e approfitto per ritrovare indicazioni utili a tutti noi:
prima di tutto compare dominante la voglia di mantenersi lucidi e positivi a
qualsiasi età e a qualsiasi costo. Oramai siamo vicini alla media dei 100 anni,
diventa quindi molto importante la qualità del proseguire. Secondo punto: la
memoria va stimolata, spesso dimentichiamo, anche in età molto più giovanili.
La rabbia e la frustrazione ci assaltano, ma la cosa migliore per noi è
resistere. Sforziamoci di non andare subito a trovare la parola, chiedendo
suggerimenti. Sforziamoci di farcela da soli, anche a costo di ritrovare la
parola dimenticata anche dopo parecchio tempo. In questo modo è il nostro
cervello che fa lo sforzo, non il nostro vicino di casa. Terzo: camminare
molto, dovunque, a qualsiasi ora, con passo svelto, il più spesso possibile. Il
sangue deve scorrere velocemente e ossigenarsi per portare un buon nutrimento
alle cellule. E’ quasi più importante l’esercizio fisico del cibo che ingeriamo.
Quarto: mantenere rapporti vivaci e attivi con gli altri, ascoltando,
partecipando alle conversazioni, facendoci ed esprimendo le nostre convinzioni.
Altrimenti si diventa come quei vecchietti amorfi, tristi, lontani da tutto…
Non va bene. Quinto: poca televisione! Chi era quel personaggio che commentava
che la televisione ti riduce come un… ecco, è proprio così. La radio è
un’ottima alternativa, perché permette al cervello di continuare ad immaginare,
a lavorare, a farsi una propria idea delle cose. Questa è la chiave: libertà di
pensiero e immaginazione fervida!
Ringrazio
sentitamente la signora Rosa per il prezioso contributo. Tanti auguri di buona
salute a lei!
Paola
Grilli, Naturopata
paolagrilli55@gmail.com
www.paolagrilli.it
BOX
Corso di
Riconoscimento delle Piante Officinali
Alla fine di
marzo e inizio di aprile
Quattro
incontri, tre teorici e una uscita in campagna
Per riconoscerle,
sapere come conservarle, sapere quali si utilizzano.
Nei nostri
parchi, lontano dall’inquinamento, in oasi pulite.
La parte teorica
si terrà al Vivaio Colombari, in via Chiesa Rossa 195.
Per info e
iscrizioni: 348.0719481 oppure paolagrilli55@gmail.com